IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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Articoli recenti

VIAGGIO AL CUORE DELLA FEDE

VIAGGIO AL CUORE DELLA FEDE

Liahona di Telena Sanders è un film che investiga la realtà complessa della religione mormone. Un mix di tecniche e materiali per tentare di far luce su una realtà controversa e poco conosciuta. Nella sezione Fuori Formato a Filmmaker

Liahona è il particolare compasso usato dalle prime comunità Mormone per orientarsi nella navigazione dalla Terra Santa al Nord America, ma è anche uno strumento magico per ricevere il messaggio di Dio. Il compasso però perde il suo potere quando viene meno la fede. Liahona è il primo lungometraggio di Talena Sanders, giovane regista del Kentucky che, a vent’anni, ha deciso di abbandonare la fede Mormone in cui era stata cresciuta. 

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BERLINO IN TRASPARENZA

BERLINO IN TRASPARENZA

Un idro-somellier, una commerciante di articoli religiosi, un ecologista e gli abitanti di uno slum nel cuore della locomotiva d'Europa. Che cos'hanno in comune? L'acqua, elemento prezioso e inafferrabile che due giovani registe hanno provato a fotografare. Giulia Bruno e Lida Perin raccontano Capital

Un incontro via Skype da tre luoghi molto lontani tra di loro: «Che emozione!» dice Lida Perin in diretta da Berlino, Giulia Bruno invece si trova nel Bahrain. Ma domani saranno entrambe presenti a Milano per la proiezione del loro cortometraggio, Capital, presentato in Prospettive.

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IL VERO CINEFILO È CURIOSO

IL VERO CINEFILO È CURIOSO

Più critici che lettori. Le pellicole spettacolari americane che, sole, seducono gli studenti. Ma autori degli anni '60 e '70 ancora da scoprire e università che si stanno risvegliando. Abbiamo fatto il punto con il giurato Giovanni Spagnoletti 

Giovanni Spagnoletti si è avvicinato al cinema alla fine degli anni '60, in Germania. Ha seguito la genesi della Nouvelle Vague tedesca e intuito fin dal principio il potenziale innovativo del suo linguaggio. Nel 1977 ha realizzato al Festival di Monticelli Terme la prima retrospettiva dedicata a Wim Wenders (nella foto, Palermo in uno scatto del regista tedesco). «In Italia, prima di allora, il regista era un perfetto sconosciuto» e lui a quei tempi era ancora un docente di letteratura tedesca. 

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SEGUENDO IL RITMO DELLA CITTÀ

SEGUENDO IL RITMO DELLA CITTÀ

Milano che cambia. I cantieri si moltiplicano e i quartieri si trasformano. Indagine in forma di video per raccontare senza retorica il cammino verso Expo 2015. È Sinfonie Urbane, laboratorio sulla metropoli e la sua mutazione. Curato da Fatima Bianchi. L’abbiamo incontrata

Da più di un anno gli artisti di EXPOSED, piattaforma di ricerca sulla trasformazione urbana a Milano, indagano i cambiamenti in corso in vista di Expo 2015. L’esposizione universale ha accelerato la metamorfosi della città, col sorgere giornaliero di cantieri e nuove costruzioni. 

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A BASTIA, LA STAGIONE <br>DEGLI ECCESSI

A BASTIA, LA STAGIONE
DEGLI ECCESSI

Un gruppo di adolescenti trascorre l'estate in un quartiere popolare e periferico tra strade dissestate e palazzoni omologati. Il ritratto provocante di una gioventù ribelle, uno sguardo schietto su una generazione in fuga. In Lupino le secche contraddizioni di François Farellacci

Volumi alti e tinte accese. Chiude così la sezione Concorso di Filmmaker 2014. Lupino, lungometraggio firmato dal regista francese François Farellacci, per la sceneggiatura di Laura Lamanda, vincitore del Premio Solinas lo scorso anno e prodotto anche grazie al crowfunding, riporta lo spettatore nell'età della ribellione.

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