UN PASSATO CHE NON PASSA

UN PASSATO CHE NON PASSA
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Il 6 ottobre scorso Chantal Akerman, cineasta belga, ha deciso di non stare più con noi. No Home Movie è il suo ultimo film: troppo semplicistico definirlo "testamentario", ma aleggia, tra le immagini, il senso della fine. Protagonista è la mamma della regista, ebrea polacca sopravvissuta ad Auschwitz, che decise di segregarsi in casa a Bruxelles prima di morire. No Home Movie ricostruisce il rapporto madre-figlia attraverso le registrazioni delle loro conversazioni via Skype, inquadrate sullo schermo del computer. L’attenzione si concentra sulle parole, i ricordi, le ansie ma anche la reminiscenza di passate gioie dell’anziana signora. Non è “tutto” lì. Non ci sono controcampi di Chantal, l’interlocutrice; però ci sono pezzetti di appartamento ripresi quasi di sfuggita, quindi un’idea di mondo, l’unico frequentato dalla mamma negli ultimi mesi di vita. Ed è sempre incombente un fuori campo dove la tragedia della storia trova eco distinta. Un esperimento visivo potente, bellissimo e, come spesso con Akerman, diverso da quello che siamo abituati a vedere.

 

*Direttore del settimanale Film Tv e consulente-selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Insegna Linguaggi audiovisivi all'Università degli Studi dell'Insubria. 

 

No Home Movie di Chantal Akerman, Passato/presente Chantal Akerman, sab 28 novembre, ore 16.00, Spazio Oberdan

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