IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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ALLA RICERCA DELLE SEDIE PERDUTE

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Voleva fare un film attraversando il mondo. E così, con in tasca un'idea tanto insolita quanto coraggiosa e una grande voglia di sperimentare, Jérôme Walter Gueguen arriva al MFF con il suo surreale Le sedie di Dio, in concorso nella sezione lungometraggi.

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GLI ECHI DEL SILENZIO

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Abbiamo incontrato Hélène Crouzillat al teatro Strehler. La regista francese ci ha parlato di Les messagers, suo documentario d'esordio che ha realizzato con la fotografa Laetitia Tura.

Il film raccoglie le testimonianze dei migranti africani intrappolati in Marocco e Tunisia, lungo la barriera di separazione di Ceuta e Melilla, le due città autonome spagnole in territorio marocchino. Due muri paralleli di rete metallica, alti più di 3 metri, con posti di vigilanza e un sistema di sensori elettronici e di videocamere a circuito chiuso.
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IL PARADISO PUÒ ATTENDERE

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L'immigrazione è protagonista di Life in Paradise di Roman Vital e Les messagers di Hélène Crouzillat e Laetitia Tura presentati nella sezione Colpe di Stato. Abbiamo parlato di questo tema molto caldo con Luca Cusani (classe 1973), presidente del Naga, associazione milanese di assistenza socio-sanitaria agli stranieri.

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UNA SVEDESE A MILANO

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Le fragilità e le incertezze che dominano il passaggio dall'infanzia all'età adulta sono al centro dell'opera di esordio di Sofia Norlin, Broken Hill Blues, passata prima al Tribeca, poi alla Berlinale Generation, ora presentata in un evento speciale di MFF in collaborazione con VisitSweden.

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UNA LINEA SOTTILE

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Da quattro anni il MFF ha una sezione dedicata all’Art Cinema, un territorio di confine in cui artisti di provenienze e vocazioni diverse incontrano la macchina da presa, cercando nuove prospettive e anche nuovi fruitori. Abbiamo approfondito l’argomento con Davide Giannella, di professione curatore e responsabile di VerniXage.

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ADOTTA UN REGISTA A SANT'AGOSTINO

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Quest’anno il MFF ha rilanciato l’iniziativa “Adotta un regista”, per tutti quegli appassionati di cinema che il regista vogliono portarselo a casa: un progetto intelligente che da una parte taglia dei costi al festival, dall’altra coinvolge direttamente il pubblico, lo fa diventare protagonista dell’organizzazione e crea una rete di supporto diretto e disinteressato.

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