ADOTTA UN REGISTA IN VIA FARINI

ADOTTA UN REGISTA IN VIA FARINI
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Mezzogiorno, cielo grigio milanese, caldo afoso. Arrivo in via Farini e suono al campanello di Mattia Vignolo, che ospita Piotr Litwin, regista polacco del corto Flora i fauna

 

Vengo accolta in cucina, dove i due stanno facendo colazione con un bel paninazzo: la carica per un’altra giornata di impegni. Mattia lavora all’Ostello bello e finisce di lavorare all’una di notte, Piotr è impegnato tra proiezioni, interviste e l’esplorazione di Milano. Mentre finiscono la colazione chiacchiero un po’ con Mattia. Alla mano e spigliato, mi racconta che quest’anno ce l’ha fatta ad adottare un regista: se l’anno scorso aveva inviato la richiesta solo a fine agosto, stavolta è arrivato in tempo per le selezioni. «Volevo assolutamente fare quest’esperienza, conoscere un regista, e poi anche avere il pass per accedere a tutte le proiezioni non è niente male ». Appassionato di cinema, ma non cinefilo, quest’anno ha avuto l’opportunità di seguire di più le proiezioni del MFF, dedicandosi ai corti, e soprattutto ai documentari, che sono il suo genere preferito. «Mi piace andare al cinema da solo, preferisco le sale piccole. Guardo un po’ di tutto, ma sono allergico alle commedie d’amore».

Facciamo un breve giro della casa, classico appartamento da “studenti”, pieno di oggetti, un po’ vecchiotto, ma vitale. Attraversiamo il corridoio, dove mi colpisce uno stivale nero di gomma incorniciato, superiamo la stanza del coinquilino, dove è altamente vietato l’ingresso per il tasso di disordine, e arriviamo in camera di Mattia, una stanza ampia, piena di poster, libri e riviste. Mattia ha ceduto a Piotr il divano letto, per dormire su un altro sofà lì accanto.

Prima di andarmene noto una bottiglia di chiara provenienza polacca, Passover Slivovitz, un liquore derivato dalla prugna, 70 % Vol., meglio non avvicinarsi, la giornata è ancora lunga…

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