IL MONDO SOMMERSO

IL MONDO SOMMERSO
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Bere un bicchiere d'acqua, farsi una doccia, tuffarsi in mare. Sono tutti gesti entrati nella nostra quotidianità, che diamo per scontati, ma impossibili senza il bene primario per eccellenza. L'acqua.

 

Un giro del mondo attraverso dieci Paesi, cinque anni di riprese. Watermark immerge lo spettatore in una visione esperienziale, una sorta di seguito all'indagine iniziata da Baichwal e Burtynsky nel loro primo documentario Manufactured Landscapes del 2006. Il tema è lo stesso - quanto la mano dell'uomo ha trasformato la faccia della terra - ma questa volta si sono concentrati sui cambiamenti ambientali dell'acqua. 

«C'è qualcosa di cinematografico nell'acqua», spiega la regista, e la sua forza e potenza vengono catturate dagli scatti aerei di Burtynsky. Immagini in altissima definizione che impressionano lo sguardo e ci trasportano negli angoli più remoti del pianeta. Dalla più grande diga al mondo in Cina, nella regione dello Xiluodu, alle coste californiane, passando dal delta del Fiume Colorado in Messico, per raggiungere Allahabad, la città sul Gange dove ogni anno convergono milioni di pellegrini. Giungendo, alla fine, al deserto bianco di neve e ghiaccio della Groenlandia.

Un film sulla forza della natura che si specchia nella potenza delle immagini.

 

The Outsiders

Watermark, mer. 10, ore 22, Auditorium San Fedele 

 

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