LA VENDETTA È UN PIATTO GELIDO

LA VENDETTA È UN PIATTO GELIDO
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Una spirale di odio e vendetta che si dipana lenta e inesorabile, un film costruito sul silenzio. È Forma, opera prima di Ayumi Sakamoto (classe 1981) presentata nel concorso lungometraggi, con cui la giovane regista giapponese si è aggiudicato il premio Fipresci, sezione Forum, al Berlinale 2014

 

Ayako incontra dopo molti anni Yukari, una vecchia compagna delle superiori, che lavora come guardiano in un cantiere. Mossa da un apparente moto di gentilezza si offre di darle un posto nell’azienda per cui lavora. Ma ben presto la pressione psicologica e il bullismo su Yukari si fanno sempre più evidenti.

Costruito sul rapporto tra apparenza cortese e realtà oscura dei sentimenti, sulla solitudine e la perversità della vendetta, Forma, si sviluppa in un crescendo di tensione, alimentata dal non detto. L’improvviso riavvolgersi su se stessa della storia, questa volta letta con gli occhi di Yukari, contribuisce a rimescolare le carte in tavola, rendendole ancora più torbide.

Un rompicapo psicologico in cui verità e menzogna si intrecciano senza possibilità di discernimento, il bene e il male sono confusi, l’animo umano si fa sempre più oscuro e insondabile, fino ad arrivare alla scena culminante del film, 24 minuti girati in un’unica statica sessione, in cui si svela quello che era stato preannunciato da singoli frammenti.

Un film lungo, ma che ricostruisce minuziosamente un processo in cui alienazione, insoddisfazione e sete di vendetta si ingigantiscono sempre più; proprio la precisione e il dettaglio di quest’indagine costituiscono l’originalità e la potenza del film.

 

Concorso lungometraggi 

Forma sab. 6, ore 17.00, Teatro dell’Arte, lun. 8, ore 20.30, Teatro Strehler, mer.10, ore 21.00, Spazio Oberdan

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